(Is Yoga Secular – Cultural misappropriation & Yoga)
(Is Yoga Secular – Cultural misappropriation & Yoga)

Lo Yoga ci rende migliori in qualunque cosa siamo. Ci rende una versione migliore di noi stessi, indipendentemente dalla cultura a cui apparteniamo. Se apparteniamo alla cultura indiana, diventiamo migliori, se apparteniamo a una cultura come quella asiatica o quella europea, diventiamo comunque una versione migliore di noi stessi. Qualunque sia il modo di vivere che stiamo vivendo, attraverso la pratica del vero Yoga ne diventiamo una versione migliore.
Questo Yoga tradizionale è germogliato dal terreno fertile della cultura indiana, uno stile di vita chiamato Sanātana Dharma[2]: la cultura eterna, uno stile di vita consapevole che è in sintonia con l’Universale. Sanātana Dharma è il terreno fertile in cui l’arte, la scienza, la filosofia, la psicologia e la spiritualità dello Yoga sono germogliate e fiorite per millenni. Nei tempi moderni, le persone vogliono portare lo Yoga fuori dal suo contesto culturale e separarlo dalle sue radici, ma vogliono ancora chiamarlo Yoga, perché in questi giorni Yoga è un termine commerciabile.
L’approccio moderno allo Yoga è ” Yoga di plastica della bambola Barbie[3]“. È come andare in palestra e fare un buon allenamento. Allora, perché chiamarlo anche Yoga? Chiamatelo ginnastica e avanti così! Non avrò problemi con esso. Ma quando lo chiamiamo Yoga deve essere vivo. Deve essere vivo, e per essere vivo qualcosa deve essere collegato alla sorgente! Prendi un pesce fuori dall’acqua, lo metti sul cemento e poi dici: “Ho un pesce bellissimo”. Si! Ma è morto! Quando il pesce è connesso all’acqua, la sua fonte di vita, il pesce è vivo e prospera nella sua generosa esistenza multidimensionale.
Quindi, quando lo Yoga è connesso al Sanātana Dharma, uno stile di vita in sintonia con l’Universo, lo Yoga sarà [veramente] Yoga. Altrimenti, diventa questa versione mutata, plastificata, mummificata che non è più Yoga.
Le persone sembrano sempre preoccupate che se apprendono lo Yoga, diventeranno Hindū e si avvicineranno all’Hindūismo[4]. Sono preoccupati di perdere il controllo su se stessi. Questa non è altro che “mania del controllo”, controllo del potere – bizzarria che esiste in tutte le strutture create dall’uomo-.
Lo Yoga è in sintonia con tutte le culture, con tutte le religioni perché è universale. Se sei un cristiano, diventi un cristiano migliore. Se sei musulmano, diventi un musulmano migliore. Se sei un ebreo, un giainista, un Hindū, qualunque cosa, diventi una versione migliore e più pura di te stesso.
Il problema è che quando diventi una versione migliore di te stesso, potresti non essere più “la pecora”. Potresti non essere più una di quelle persone che possono essere controllate dai sistemi assetati di potere e di denaro che sono stati creati artificialmente dagli esseri umani.
Lo Yoga è sicuramente compatibile con tutte le religioni nel punto più alto [esistenziale, spirituale, metafisico], ma poi quel punto più alto scende [nella profanità materiale] in tutte queste diverse strutture che creiamo per mantenere il controllo: mania del controllo, mania del potere e mania del denaro. Gli esseri umani hanno creato queste strutture e le persone responsabili di quelle strutture – strutture artificiali, create dall’uomo – hanno paura dello Yoga. Eh sì! Dovrebbero essere spaventati. Perché nel momento in cui entri davvero nello Yoga, nel vero Yoga – non nella bambola Barbie, non nel morto Yoga di giada – inizi a connetterti al Sé Universale. Inizi a connetterti all’aspetto più elevato di te stesso e inizi a evolverti, crescere e trasformarti da individualità limitata a universalità.
Il Sanātana Dharma è uno stile di vita universale ed eterno che è aperto a tutti, a ogni aspetto. “Quella Verità” è Una, le persone sagge la chiamano con nomi diversi.
Al livello più elevato, lo Yoga ti rende la versione migliore di qualunque cosa tu sia. Diventate la più alta manifestazione della vostra potenziale divinità. Ma questo spaventa le persone, che sono maniaci del controllo, e questo esiste in tutte le strutture organizzate – siano esse politiche, religiose o aziendali -.
Questo è il motivo per cui, quando parliamo di Yoga, lo Yoga è veramente secolare al più alto livello; ma poi, nei tempi moderni, la gente pensa che essere laico significhi essere anti-Hindū, specialmente in India. In realtà, il secolare è universale al livello più alto.
Incontro persone che dicono: “Oh! Facciamo Yoga, ma non mi piacciono l’India e il Sanscrito. Il Sanscrito è una lingua morta e l’India è un paese sporco”. La mia risposta è: “Allora, perché chiamarlo Yoga?”. Siamo chiari: la parola Yoga deriva dal Sanscrito. Chiamatelo ginnastica. Chiamatelo mantenersi in forma. Allora non mi intrometterò nel tuo settore. Puoi fare tutte le sciocchezze che vuoi, ma se lo chiami Yoga, io lo difenderò.
Non è necessario essere Hindū per praticare lo Yoga, ma bisogna capire la cultura da cui è germogliato lo Yoga, la cultura che lo ha nutrito, che continua a nutrirlo. Quando parliamo di Bharat, non si tratta solo di una posizione geografica dell’India. È un ethos culturale. Quell’ethos culturale è vivo e vegeto e sostiene e nutre il vero Yoga.
Quindi, ogni volta che le persone si confondono su questo, -chiunque può praticare lo Yoga senza dubbio – diventerai una versione migliore di te stesso, ma perché cresci fuori dagli schemi! E per favore ricorda che qualsiasi cosa [è rinchiusa] in una scatola, di solito, è morta. Qualunque cosa in una scatola di solito è morta. Non mettere lo Yoga in una scatola. Se metterai lo Yoga in una scatola, chiamalo in un altro modo, allora non avrò problemi.
Lo Yoga è qualcosa che è senza tempo. Lo Yoga è qualcosa che non ha prezzo. Lo Yoga è qualcosa che è universale. Ed è per questo che mi piace sempre dire che lo Yoga è veramente universale, a tal punto che lo Yoga è per tutti. Lo ripeto.
Lo Yoga è per tutti, ma non tutti potrebbero essere [idonei] per lo Yoga.
Lo Yoga ha le sue radici nel Sanātana Dharma. Non separarlo dalle sue radici! Quando tagli una pianta dalle sue radici la uccidi! Quando togli un pesce dalla sua fonte d’acqua, lo uccidi! Quando tagli lo Yoga dal Sanātana Dharma, lo uccidi!
Dopodiché hai la bambola Barbie plastificata mummificata, ‘giada Yoga[5]‘- Yoga del corpo morto.
Hai il corpo, ma non l’anima. Senza l’anima non è Yoga. È un esercizio per mantenersi in forma.
In conclusione, lo Yoga ti aiuta a diventare la migliore versione di qualunque cosa tu sia! Diventi un cristiano migliore, un musulmano migliore, un ebreo migliore, un giainista migliore, un buddista migliore, un Hindū migliore, un essere umano migliore. Ma le strutture organizzate che vogliono che tu sia controllato, sentiranno che è una minaccia. Perché ora ti stai emancipando dal controllo. Perché ora ti stai connettendo alla sorgente. Tutti gli intermediari vengono tagliati fuori. E questo devo dire, anche delle organizzazioni di Yoga, che nei tempi moderni, purtroppo, sono state anch’esse coinvolte in questo fenomeno del controllo, del potere e del denaro. Lo Yoga è liberatorio. Lo Yoga non è vincolante. È liberatorio!
Restiamo fedeli allo Yoga. Lo Yoga è nostra madre. Non vendiamola per la plastica.
youtube
Sullo stesso tema, quale argomento complementare, suggeriamo il video sull’appropriazione indebita dello Yoga e dei principi del Sanātana Dharma per scopi commerciali:

Dr Ananda Balayogi Bhavanani on Cultural misappropriation & Yoga: Scintillating Saturdays Session 43
link al video
Fabio Milioni

[1]N.d.T. : per la corretta lettura dei termini in sanscrito, riportati secondo la codifica di traslitterazione IAST, fare riferimento a: il sanscrito lingua sacra traslitterazione e pronuncia
[2]Sanātanadharma सनातनधर्म: da Sanātana सनातन: eterna, perpetua, senza inizio ne fine e Dharma धर्म: legge, codice della vita, legge cosmica, statuto, ordine stabilito, azione corretta, giustizia, dovere, integrità. Il Significato profondo di Dharma è oltremodo complesso e praticamente intraducibile in modo esaustivo in una lingua occidentale. Per chi desiderasse approfondire, consigliamo di seguire il corso: www.sanskritfromhome.in
[3]N.d.T. Il riferimento qui è esplicito al vezzo di pubblicizzare il ‘prodotto-merce yoga’ utilizzando immagini accattivanti (sic!) di modelle in pose acrobatiche, vestite con l’ultima moda dell’abbigliamento ‘yoga’, vere e proprie bambole di plastica…. senza dimenticare l’equivalente maschile dei bambolotti palestrati. Un vezzo che rivela la mentalità di ‘marketing’ di coloro che le utilizzano e che mandano un ‘messaggio’ visivo di yoga come attività ginnica da palestra. Non a caso questo tipo di pseudo-yoga è campionato sotto la voce ‘fitness’.
[4]N.d.T.: Il termine “Induismo” è recente e fu diffuso dagli orientalisti occidentali e da studiosi indiani a partire dal XIX secolo, più corretto utilizzare il termine Sanātana Dharma.
[5]Con l’espressione ‘giada Yoga’, si allude al considerare lo Yoga come un bell’oggetto morto, privo di vita, da esporre in un museo, o da ‘vivisezionare’ in un asettico laboratorio di ricerca linguistica.