Titolo originale:
Role of Yoga in mitigating fear during The COVID-19 Pandemic
In: YOGAVANI- APRIL 2020, ISSUE-03 www.yogaiya
Di Yogacharya Dr. ANANDA BALAYOGI BHAVANANI,
Presidente dell’International Center for Yoga Education and Research (ICYER)
Sito web: www.icyer.com

proponiamo ai lettori di lingua italiana la traduzione (autorizzata dall’autore) di questo autorevole insegnamento, corredata di note esplicative. Riteniamo il contributo di Yogacharya Balayogi Bhavanani particolarmente significativo. Al lettore il compito di leggere, rileggere, meditare ed agire sempre con Spirito Positivo…..
Come sempre, rispettosi delle fonti, riportiamo dopo la traduzione il testo originale, al quale comunque è possibile accedere tramite il link.
Academia.edu – Role of Yoga in Mitigating Fear During The COVID-19 Pandemic
proponiamo ai lettori di lingua italiana la traduzione (autorizzata dall’autore) di questo autorevole insegnamento, corredata di note esplicative. Riteniamo il contributo di Yogacharya Balayogi Bhavanani particolarmente significativo. Al lettore il compito di leggere, rileggere, meditare ed agire sempre con Spirito Positivo…..
Come sempre, rispettosi delle fonti, riportiamo dopo la traduzione il testo originale, al quale comunque è possibile accedere tramite il link.
https://www.academia.edu/42660001/Role_of_Yoga_in_Mitigating_Fear_During_The_COVID-19_Pandemic
Il mondo intero è stretto nella morsa della pandemia del virus COVID-19, con vittime in oltre 200 paesi, vittime che aumentano in modo allarmante momento per momento. In un periodo di 4 mesi, ogni essere umano sul nostro pianeta è stato colpito direttamente o indirettamente da questo virus che ha portato alla luce le peggiori paure in ognuno di noi.
Anche i paesi più avanzati e sviluppati sono stati messi in ginocchio da qualcosa di così piccolo che non riusciamo nemmeno a vederlo.
Questo “nemico invisibile”, il virus, ha prodotto anche un altro ‘compagno’. Uno che non può essere visto, ascoltato, annusato, assaggiato o toccato e tuttavia ci colpisce nel profondo del nostro essere. Quel nemico, che ci distrugge dall’interno, è la PAURA.
La paura è una risposta originaria e primordiale di tutti gli organismi viventi, che nasce interiormente di fronte alle minaccie del pericolo e dell’incertezza.
La paura ha dimostrato di essere una risorsa , consente la sopravvivenza sia dell’individuo che della specie. Di conseguenza, è diventata parte integrante della nostra stessa esistenza.
La paura innesca la percezione dello stress, provocando così tutta la cascata di eventi in risposta allo stress che sono sotto il controllo del sistema nervoso simpatico. Mentre questo serve normalmente allo scopo di consentire la nostra sopravvivenza [EURSTRESS], un’overdose di stress [DISTRESS], innesca il processo interno della nostra distruzione[1].

COVID-19 ha provocato un’altra pandemia, quella della psicosi della paura. Tutti ovunque sono spaventati a morte e questo è ulteriormente aggravato da un implacabile assalto di notizie negative da parte dei media. I social media hanno dimostrato come possono davvero peggiorare tali apprensioni e trasformarle in psicosi della paura, minuto per minuto.
In tempi recenti, si è sviluppato un ramo della moderna scienza medica, noto come Psico-Neuro-Immunologia [PNEI].

Tale branca della scienza si occupa dello studio del fenomeno di come i nostri pensieri ed emozioni possono influenzare il nostro sistema immunitario. È noto che lo stress, la paura e le emozioni negative indeboliscono il nostro sistema immunitario mentre lo Yoga (inclusa la meditazione), la consapevolezza, le emozioni positive e il rilassamento lo rafforzano[2].
Il sistema limbico svolge un ruolo importante nell’innescare tale sconvolgimento emotivo che si traduce quindi in un indebolimento della funzione immunitaria. Quando la funzione immunitaria viene indebolita, ogni microbo ha la possibilità di attaccarci mentre tutte le nostre difese vengono distrutte.
La paura, specialmente nella forma estrema vissuta ed espressa da tutti noi nei tempi attuali, distruggerà totalmente ogni possibilità che abbiamo di combattere questo subdolo nemico.
Lo Yogavāsiṣṭha[3], codificato almeno 5000 anni fa, ha già compreso molto tempo fa questo fenomeno psicosomatico e lo ha definito Adhija- Vyādhī[4].

Le agitazioni mentali, di Manomāyākośa[5] e superiori, provocano un flusso casuale instabile di Prāṇa e Nāḍī nel Prāṇāyāma, che si manifestano infine nell’ Annamāyākośa[6] come attività ipo-cellulare (Ajiranatvam), attività iper-cellulare (Atijiranatvam) e attività cellulare alterata (Kujiranatvam)[7].
Quindi lo Yoga comprende che la malattia (Vyādhī) è una manifestazione di disturbi nell’Adhi, della psiche stessa.
Svami Gitananda Giri diceva:
“La prima malattia è il senso di dualità, che porta alla paura,
che crea uno squilibrio della mente che porta a malattie nel corpo”.
Dobbiamo concentrarci nuovamente sulla nostra salutogenesi (svastha स्वस्थ, il benessere allo stato naturale), sulla nostra intrinseca capacità ed abilità di essere responsabili della nostra salute e felicità. Dobbiamo passare dalla patogenesi, l’attenzione alla malattia che peggiora la paura, alla salutogenesi, l’attenzione alla salute che rafforza tutti i nostri sistemi!
Lo Yoga ci da forza e ci consente di prenderci carico della nostra vita, promuovendo così la salute olistica per ognuno di noi. I principi Yama e Niyama[8] di pulizia, purezza e autocontrollo sono molto importanti nel momento presente in cui tutte le autorità mediche sottolineano la distanza sociale (fisica) e l’igiene personale. Il senso di sevā [सेवा, servizio] e niṣkāma [निष्काम, disinteressato] Karma Yoga [Yoga dell’azione] devono essere enfatizzati per aiutare i nostri fratelli che ne hanno bisogno. Le pratiche Yoga in particolare quelle fatte consapevolmente rafforzeranno il nostro sistema immunitario[9] inducendo un senso di rafforzamento e fiducia interiore. La pratica, eseguita con lentezza, di āsana[10], prāṇāyāma[11] e dhyāna[12] ci aiuterà a riprendere il controllo sui ‘cavalli’[13] dei sensi e delle emozioni che sono in procinto di sfuggire al nostro controllo.
I ṣaṭkriyā [14], in particolare neti[15] e kapālabhāti[16], sono utili per migliorare i riflessi protettivi del sistema respiratorio e promuovere una sana funzionalità degli organi corrispondenti.
Il Mantra Japa, in particolare l’Oṃkāra[17], è utile in modo speciale, in quanto è noto per la sua capacità di attenuare l’iper-attività del sistema limbico.
Praṇava, prāṇāyāma e praṇava dhyāna con akara, ukara e makara sono estremamente utili per indurre una risposta di rilassamento interiore.
Il mahāmṛtyuṃjaya mantra[18] (Trayambakam) ci consente di superare la “paura della morte”, quel veleno che è alimentato dall’abhiniveśa kleśa[19].
Aum Trayambakam Yajamahe Sugandhim Pushtivardhanam;
Hroom Jhum Saha
Sarva Nakshatrey Sarva Raasi Sujathu
Sarva Namdesya Saha Jhum Hroom;
UrvaRukamiva Bandhanaan, Mrityor Mokshiye Maamritat Aum
Abhaya-mudrā (अभयमुद्रा) e Bhairava-mudrā (भैरवमुद्रा) possono essere praticati per migliorare la fiducia in sé stessi, la capacità di recupero e l’equanimità necessaria per affrontare le sfide con rinnovato vigore.
Per eseguire Bhairava-mudrā, posiziona la mano destra rivolta verso l’alto sulla sinistra rivolta anch’essa verso l’alto, entrambe a coppa, ed appoggiale in grembo.
Chiudi gli occhi e diventa consapevole dello sviluppo della forza interiore. Se la mano sinistra è posta dominante sulla destra, diventa Bhairavi-mudrā.

Abhaya-mudrā è un modo di incarnare o significare,
“Non ho paura della vita.
Non ho paura di ciò che è nel mio cuore
e scelgo di vivere una vita autentica, indipendentemente da ciò
che gli altri pensano o dicono “.
L’Abhaya-mudrā appare in tutte le divinità del sud-est asiatico e ha lo scopo di offrire protezione a coloro che seguono la giustizia del Dharma. Viene eseguito sollevando il palmo aperto della mano destra e guardando in avanti come per dire paura,
“Fermati! Non ho più paura di te”

Maharishi Patañjali ci dice che questo bisogno primitivo di sopravvivenza può manifestarsi anche nel più saggio dei Sapienti.
A meno che le afflizioni, i Kleśa, non siano attenuati, non possiamo essere forti ed è per questo che dobbiamo indurre il triplo vaccino, quello del Kriya Yoga (tapas- svādhyāya – Īśvarapraṇidhāna) per infliggere un colpo mortale efficace al COVID19.
Con l’Auspicio che noi, come UNITÀ DELLA SPECIE UMANA, possiamo essere in grado rafforzarci, possiamo combattere il nemico interiore, vincere la paura; rafforzare la nostra capacità di combattere il nemico esterno, il COVID-19.
Che l’Umanità possa vincere la battaglia!
Hari Om Tat Sat OM

The entire world is caught in the vice-like grip of the COVID-19 pandemic with 200 countries reporting casualties, increasing alarmingly moment-by-moment.
Within a period of 4 months, every human being on our planet has been affected directly or indirectly by this virus that has brought out the worst fears in each and every one of us. Even the most advanced and developed countries have been brought to their knees by something that is so small that we cannot even see it.
This “invisible enemy”, the virus, has brought forth another companion too. One that cannot be seen, heard, smelt, tasted or touched and yet affects us to the very core of our being. That enemy, that destroys us from within is FEAR.
Fear is an original, primordial response of all living organisms that arises from within, when faced with the threat of danger and uncertainty. It has proved to be a vital asset enabling survival of both the individual as well as the species.
As a result, it has become part-and-parcel of our very existence. It triggers the perception of stress that results in all the cascade of events in the stress response that are driven by the sympathetic nervous system.
While this serves the purpose of enabling our survival, an overdose of it, triggers our destruction from within.

COVID-19 has brought on another pandemic in its wake, that of Fear Psychosis. Everyone everywhere is scared to death and this is further aggravated and worsened by an unrelenting onslaught of negative news from the media. Social media has shown how it can really worsen such apprehensions and turn them into fear psychosis, minute by minute.
In recent time, a branch of modern medical science has developed and is known as Psycho-Neuro- Immunology.

It deals with the phenomenon of how our thoughts and emotions can affect our immune system. Stress, fear and negative emotions are known to weaken our immune system while Yoga (including meditation), mindfulness, positive emotions, and relaxation strengthen it.
The limbic system plays a major role in triggering such emotional upheaval that then results in a weakening of the immune function. When the immune function is weakened every microbe gets a chance to attack us as all our defenses are wreaked. Fear, especially of the magnitude being experienced and expressed by all of us in the present times, will totally destroy any chances we have of fighting this devious enemy.
The Yoga Vashista, codified at least 5000 years ago has so long ago, already understood this psychosomatic phenomenon and termed it is Adhija-Vyadhi.

The mental agitations of the Manomaya Kosha and above lead to haphazard flow of Prana and unstable Nadis in the Pranamaya, finally manifesting in the Annamaya Kosha as hypo-cellular activity (Ajeeranatvam), hyper-cellular activity (Ateejeeranatvam) and altered cellular activity (Kujeeranatvam).
Hence Yoga understands that disease (Vyadhi) is a manifestation of disturbances at the Adhi, the psyche itself.
Swami Gitananda Giri used to say,
“The first disease is the sense of duality, leading to fear
that creates imbalance of mind leading to diseases in the body”.
We need to refocus on our own salutogenesis (Swastha), our own inherent capacity and ability to be responsible for our health and happiness.
We must move from pathogenesis, the focus on disease that worsens fear, towards salutogenesis, the focus on health that strengthens all our systems! Yoga empowers us, and enables us to take charge of our own life, thus promoting holistic health for each and every one of us.
Yama-Niyama principles of cleanliness, purity and self-control are most important in the present moment where social (physical) distancing, personal hygiene are being emphasised by all medical authorities.
Sense of Seva and Nishkama Karma Yoga are to be emphasised to help our fellow brethren who are in need. Yoga practices especially those done mindfully will strengthen our immune system by inducing a sense of empowerment and confidence from within. Slow mindful Asana practice, Pranayama and Dhyanam will help us regain control over the horses of the senses and emotions that are in the process of bolting.
Shatkriyas especially Neti and Kapalbhati are useful to enhance protective reflexes of the respiratory system and promote healthy function.
Mantra Japa especially of Omkhar is very useful as it is known to attenuate the limbic over activity.
Pranava Pranayama and Pranava Dhayanam using Akara, Ukara and Makara are extremely useful in inducing the relaxation response from within.
The Mahamrityunjaya Mantra (Trayambakam) enables us to overcome the ‘fear of mortality’, that poison which is fuelled by the Abhinivesha Klesha.
Aum Trayambakam Yajamahe Sugandhim Pushtivardhanam;
Hroom Jhum Saha
Sarva Nakshatrey Sarva Raasi Sujathu
Sarva Namdesya Saha Jhum Hroom;
UrvaRukamiva Bandhanaan, Mrityor Mokshiye Maamritat Aum
Abhaya Mudra and Bhairava Mudra may be practiced to enhance self-confidence,resilience and an equipoised ability to face the challenges with renewed vigour.
To perform Bhairava Mudra, place your upturned right hand on top of the upturned left in a cupped manner resting both hands on the lap.
Close your eyes and become mindful of the inner strength developing. If the left hand is placed dominant over right it becomes Bhairavi Mudra.

Abhaya Mudra is one way of embodying or signifying,
“I’m not afraid of life;
I’m not afraid of what’s in my heart
and I choose to live an authentic life
no matter what others think or say”.
The Abhaya Mudra appears in all deities of South East Asia and is meant to bestow protection to those who follow the righteousness of Dharma.
It is performed by lifting the open palm of the right hand and facing it forward as if to tell fear,
“Stop in your tracks! I am not afraid of you anymore”

Patanjali Maharishi tells us that this primitive survival urge can overcome even the wisest of wise. Unless the Kleshas are attenuated we cannot be strong and that is why we need to induce the triple vaccine, that of Kriya Yoga (Tapa-Swadhyaya-Ishwarapranidhana) to deal an effective death blow to the COVID19.
May we as ONE HUMANITY stand our ground, may we fight the enemy within, overcoming fear; thus strengthening our ability to fight the externalenemy, COVID19.
May humanity prevail.
Hari Om Tat Sat Om

[1]Sul tema dello STRESS e sui testi di base, inclusa la PNEI,
cfr. : Academia.edu – Effetti esistenziali ed economici del coronavirus
[2]Cfr: Academia.edu – Lo stile di vita Yoga nei momenti di crisi
[3]Yogavāsiṣṭha (योगवासिष्ठ). – Opera della Tradizione Hindu che tratta dei mezzi per ottenere la beatitudine finale, la liberazione/illuminazione (Mokṣa), mediante lo Yoga. Scritto dal saggio Vālmīki sotto forma di discorso del saggio Vāsiṣṭha al principe Rama secondo la visione dell’ Advaita-Vedānta. precede cronologicamente il Rāmāyaṇa.
Il testo è consultabile in lingua inglese al link:
Wisdomlib – yoga vasistha english
[4]Vyādhī (व्याधी) Scienza della malattia. Il termine è usato in tutta la letteratura Ayurvedica come Suśruta-saṃhitā e Caraka-saṃhitā. Adhija (अधिज), lett. superiore, nativo, qui nel senso di psiche/mente. I Vyādhī sono di due tipi. Sono Adhija Vyādhī e Anadhija Vyādhī. Tutte le malattie da stress sono Adhija Vyādhī. Inizia da Manomāyākośa e si insinua nel Prāṇamāyākośa e poi in Annamāyākośa e provoca una malattia. Questo è di due tipi, lo stress essenziale e lo stress normale. Anadhija Vyādhī: che significa malattie non da stress. Questi includono principalmente incidenti, malattie infettive e contagiose. Cfr: indianyogatherapy
[5]Manomāyākośa (मनोमयकोष). – la seconda delle cinque guaine dell’Anima. Le cinque guaine (kośa) sono: Annamāyākośa (la guaina fisica), Prāṇamāyākośa (la guaina vitale), Manomāyākośa (la guaina mentale), Vijñanamāyākośa (la guaina dell’intelletto), Ānandamāyākośa (la guaina della Beatitudine).
[6]Annamāyākośa la forma più esteriore e fisica di un essere umano, cioè il corpo umano, è composta da 5 elementi (Aria, Fuoco, Terra, Spazio e Acqua).
[7]Sul tema, cfr Introduzione alla fisiologia sottile della Tradizione Vedica-Hindu in:
cakra
[8]Cfr:
– yama e niyama
– Academia.edu – Yama e Niyama le fondamenta dello Yoga e lo stress management
[9]Cfr: le potenzialita terapeutiche dello yoga
[12]Cfr: antaryoga dharana dhyana samadhi samyama
[13]Riferimento all’allegoria del carro, dove i sensi sono come dei cavalli irrequieti, da tenere sotto controllo. “Conosci l’ātman come il padrone di un carro e il corpo, invero, come il carro stesso. Conosci invero l’intelletto come il cocchiere e la mente come la stessa briglia. I sensi li chiamano i cavalli; in relazione a loro, gli oggetti come le strade. Quando è congiunto con il corpo, con i sensi e con la mente, i saggi lo chiamano: il fruitore.” (Kaṭha Upaniṣad 3.3-3.4).
[14]ṣaṭkriyā षट्क्रिया ( o ṣaṭkarma): i sei kriya, i sei esercizi di pulizia; ṣat significa sei, kriya significa azione. Quindi ṣaṭkriyā sono le sei azioni. Nello Yoga, questo si riferisce ai sei esercizi di pulizia.
[15]Neti Kriya: pulizia delle narici.
[16] Kapālabhāti: da kapala, teschio e bhāti, splendore. Esercizio che illumina la mente.
[17]Cfr: om aum omkara pranava
[18]Cfr: mahamrtyunjaya mantra
[19]abhiniveśa अभिनिवेश: attaccamento alla vita, propensione all’autoconservazione; kleśa क्लेश: afflizione spirituale