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Diventare un essere umano nobile attraverso lo Yoga
Sri Yogācārya Dott. Ananda Balayogi Bhavanani

foto di ananda balayogi bhavanani

Traduzione autorizzata dell’editoriale: BECOMING A NOBLE HUMAN BEING THROUGH YOGA  pubblicato in Yoga Life, Vol.52 No. 11, November 2021, pgg. 2-4. www.rishiculture.in

La scienza e l’arte dello Yoga hanno guidato per millenni l’umanità nella sua ricerca della verità. Anche nella vita personale e sociale di ogni individuo, lo Yoga ha fornito strumenti e tecniche per manifestare salute, felicità, armonia sociale e realizzazione spirituale.
Tanti concetti culturali dello Yoga continuano a guidarci verso la formazione dei nostri pensieri e le relazioni interpersonali che sostengono la nostra vita sociale. Tutti questi sono parte integrante dell’ethos unitivo senza tempo del Sanātana Dharma.

Vasudaiva Kudumbakam — Il mondo intero è una famiglia. Questo è un eccellente concetto che aiuta a capire che le distinzioni in base alla classe sociale, al credo, alla religione e alla distribuzione geografica sono tutti ostacoli “creati dall’uomo” rispetto all’unità. Si può, allora, far propri questi concetti e si può legare con tutti, indipendentemente da ogni barriera.

Pañca Kośa — Il concetto dei nostri cinque ‘involucri’ o corpi ci aiuta a capire come tutte le nostre azioni, emozioni e persino pensieri possono influenzare ciò che ci circonda e che “nessun uomo è un’isola”. Il concetto di “nara” o dissociazione psichica ci aiuta ad essere consapevoli del motivo per cui le cose accadono a noi e agli altri nella nostra vita quotidiana.

Chaturvidha Purushartha – I quattro obiettivi della vita ci indicano come possiamo fissare obiettivi legittimi in questa vita e lavorare per raggiungerli nel modo giusto, seguendo il nostro dharma per raggiungere artha (prosperità materiale), kāma (prosperità emotiva) e infine il raggiungimento al vero obiettivo della nostra vita, mokṣa (prosperità spirituale, l’Illuminazione liberatoria).

Chatur Ashrama — Il concetto delle quattro diverse fasi della vita, ci aiuta a conoscere come, cosa e quando svolgere le varie attività della nostra vita. Brahmācarya è il periodo dalla nascita fino ai 27 anni ed è il periodo per lo studio, conservando l’impulso creativo e incanalandolo verso l’elevazione spirituale. Grahasta è il periodo delle responsabilità, che abbraccia il periodo dai 27 ai 54 anni in cui impariamo a prenderci cura degli altri in famiglia e nelle relazioni sociali, adempiendo al nostro dharma sia nei confronti dei giovani che degli anziani. Vanaprasta o pensionamento è il periodo dopo 54 anni [sic!] in cui la propria vita può essere giocata ancora e ancora nella mente con un senso di appagamento e soddisfazione, non dovendosi preoccupare di nulla. Saṃnyāsa è il periodo della vita in cui dopo aver compiuto i nostri doveri al meglio delle nostre capacità per 81 anni e dopo aver raggiunto la perfezione nella vita rinunciamo a tutto per il divino.

Pancha Kleśa: Avidyā (ignoranza), Asmita (ego), Rāga (attrazione), Dveśa (repulsione) e Abhiniveśa (urgenza di vivere ad ogni costo) sono i cinque Kleśa o afflizioni mentali con cui nasciamo in questa vita umana. Attraverso lo Yoga possiamo acquisire consapevolezza come questo controlli la nostra vita e vederne gli effetti sul nostro comportamento. Questi ‘Kleśa‘ ostacolano la nostra vita personale e sociale e devono essere distrutti attraverso la pratica del Kriya Yoga di Patañjali: Tapas, Svādhyāya e Īśvara Praṇidhāna (Atman Prasadhanam).

Nishkama Karma: L’azione disinteressata e l’adempimento del nostro dovere senza alcun motivo, sono qualità esaltate dalla Bhagavadgītā che è uno dei principali testi yogici. Compiere il proprio dovere per il dovere stesso e non per qualsiasi altro motivo ci aiuta a sviluppare il distacco (Vairāgya) che è una qualità vitale per una buona vita.

Karmasu Koushalam: Lo Yoga è  ‘Abilità in azione’ , dice Yogēśvara Kṛṣṇa nella Bhagavadgītā. ‘Fare del nostro meglio e lasciare il resto’ è come Pujya Swamiji Gitananda Giri Guru Maharaj descriveva il miglior modo di vivere. Anche se non pratichiamo gli altri aspetti dello Yoga, possiamo “vivere” lo Yoga, svolgendo tutti i nostri doveri con abilità e al meglio delle nostre capacità. Un grande artista, medico, lavoratore, cantante o sportivo può essere uno Yogi compiendo il proprio dovere alla perfezione e senza preoccuparsi delle ricompense dell’azione, anche se non praticano āsana, prāṇāyāma ecc.

Samatvam: ‘Lo yoga è equanimità’ dice la Bhagavadgītā. Lo sviluppo di una personalità completa che non è influenzata dalla lode né dal biasimo attraverso lo sviluppo di Vairāgya (distacco) porta allo stato di “Sthitā Prajña” o “Sama Bhava“. Questo è uno stato d’animo ugualmente predisposto a tutto ciò che accade, buono o cattivo che sia. Un tale essere umano è un vantaggio per la società e una gioia con cui vivere e lavorare.

Yama –Niyama: I Panca Yama e i Panca Niyama forniscono una solida base morale ed etica per la nostra vita personale e sociale. Guidano i nostri atteggiamenti nei confronti del giusto e dello sbagliato nella nostra vita e in relazione a noi stessi, al nostro nucleo familiare e all’intero sistema sociale. I Panca Yama rappresentano “ciò che non deve essere fatto” nella vita del Sādhaka. Non uccidere (Ahimsā), non essere falso (Satya), non rubare (Asteya), non sprecare la tua creatività data da Dio (Brahmācarya) e non desiderare ciò che non ti appartiene (Aparigraha). Questi ci guidano a dire un grande “No” al nostro sé inferiore e alle tendenze devianti come la violenza, ecc. Quando li applichiamo alla nostra vita, possiamo sicuramente avere migliori relazioni personali e come esseri sociali. I Panca Niyama ci guidano con il “Fai”: sii puro (Śauca), sii contento di ciò che hai (Saṃtoṣa), sii disciplinato (Tapas), pratica il ‘conosci te stesso’ (Svādhyāya) e sii grato al divino per tutte le benedizioni (Īśvara Praṇidhāna). Ci aiutano a dire un grande “Si” al nostro sé superiore e agli impulsi superiori. Sicuramente una persona con tali qualità è un dono divino per l’umanità.

Anche quando non siamo in grado di vivere completamente tutti questi concetti yogici, il solo tentativo di farlo da parte nostra darà i suoi frutti e renderà ciascuno di noi una persona migliore. Questo ci consentirà di essere utili per coloro che ci circondano e una persona preziosa nell’ambito  della nostra famiglia e della società. Sono valori che devono essere trasmessi ai giovani, per renderli consapevoli e coscienti di questi meravigliosi concetti del vivere quotidiano: sono qualità da assorbire con gioia e non apprese con paura o costrizione. I genitori e gli insegnanti possono, con l’esempio, mostrare ai loro figli l’importanza di queste qualità: quando i bambini vedranno i buoni esempi dei loro genitori che vivono secondo questi principi, sicuramente prima o poi ne seguiranno l’esempio. Quando questo si manifesterà, l’India diventerà sicuramente un Viśva Guru, poiché ognuno su questo pianeta inizierà ad adottare questi insegnamenti di trasformazione della vita.

Possiamo noi tutti dimostrare di essere figli degni e amorevoli della nostra Divina Madre Yoga!

Articolo Originale

Becoming a noble human being through Yoga
Yogācārya Dr Ananda Balayogi Bhavanani

Ashram Acharya and chairman, ICYER at Ananda Ashram, Pondicherry, India.
Yoga Life, Vol.52 No. 11, November 2021, pgg. 2-4. www.rishiculture.in

The science and art of Yoga has for millennia guided humanity in its search for truth. Even in each individual’s personal and social life, Yoga has provided tools and techniques to manifest health, happiness, social harmony and spiritual realization.

So many cultural concepts of Yoga continue to guide us towards shaping our thoughts and the interpersonal relationships that sustain our social life. All of these are part-and-parcel of the timeless unitive ethos of Sanātana Dharma.

Vasudaiva Kudumbakam — The whole world is one family. This is an excellent concept which helps one to understand that division on the basis of class, creed, religion and geographical distribution are all ‘man-made’ obstructions towards oneness. One can then look upon all as his own and can bond with everyone irrespective of any barrier.

Pañca Kosha — The concept of our five sheaths or bodies helps us to understand how all our actions, emotions and even thoughts can influence our surroundings and that “No man is an island”. The concept of “Nara” or psychic disassociation helps us to be aware of why things happen to us and others in our daily life.

Chaturvidha Purushartha — The four legitimate goals of life tell us how we can set legitimate goals in this life and work towards attaining them in the right way, following our dharma to attain artha (material prosperity), kāma (emotional prosperity) and finally the attainment to the real goal of our life, moksha (spiritual prosperity).

Chatur Ashrama — This concept of the four different stages in life, helps us to know how, what and when to perform the various activities in our life. Brahmacharya is the period from birth till 27 years and is the period for study, conserving the creative impulse and channeling it towards elevating spiritual pursuits. Grahasta is the period of responsibility, spanning the period from 27–54 years in which we learn to care about others in the family and the social network, fulfilling our dharma towards both the young and the old. Vanaprasta or retirement is the period after 54 years when one’s life can be played over again and again in the mind with a sense of fulfillment and satisfaction having not to worry about anything at all. Saṃnyāsa is the period of life when after performing our duties to the best of our ability for 81 years and after having attained perfection in life we renounce everything for the divine.

Pancha Klesha : Avidya (ignorance), Asmita (ego), Rāga (attraction), Dvesha (repulsion) and Abhiniveśa (urge to live at any cost) are the five Kleśas or mental afflictions with which we are born into this human life. Through Yoga we can understand how this control our life and see their effects on our behaviour. These ‘Kleśas’ hinder our personal and social life and must be destroyed through the practice of Patanjali’s Kriya Yoga, which is Tapas, Svādhyāya and Isvara Praṇidhāna (Atman Prasadhanam).

Nishkama Karma : Selfless action and the performance of our duty without any motive, are qualities extolled by the Bhagavad Gita which is one of the main yogic texts. Performing one’s duty for the sake of the duty itself and not with any other motive helps us to develop detachment (Vairagya) which is a quality vital for a good life.

Karmasu Koushalam : ‘Skill in action’ is Yoga, says Yogeshwar Krishna in the Bhagavad Gita. ‘To do our best and leave the rest’ is how Pujya Swamiji Gitananda Giri Guru Maharaj used to describe the best way of life. Even if we don’t practice the other aspects of yoga, we can be ‘living’ yoga, by performing all our duties skillfully and to the best of our ability. A great artist, doctor, worker, singer or sportsman can be a Yogi by performing their duty to perfection and without care for the rewards of the action, even if they do not practice any asana, pranayama etc.

Samatvam : ‘Yoga is equanimity’ says the Bhagavad Gita. Development of a complete personality who is neither affected by praise nor blame through development of Vairagya (detachment) leads to the state of “Stitha Prajña” or “Sama Bhava”. This is a state of mind which is equally predisposed to all that happens, be it good or bad. Such a human is a boon to society and a pleasure to live and work with.

Yama Niyama : The Pancha Yama and Pancha Niyama provide a strong moral and ethical foundation for our personal and social life. They guide our attitudes with regard to the right and wrong in our life and in relation to our self, our family unit and the entire social system. The Pancha Yama are the “Do Not’s” in the Sādhaka’s life. Do not kill (Ahimsa), do not be untruthful (Satya), do not steal (Asteya), do not waste your god given creativity (Brahmacharya) and do not covet that which does not belong to you (Aparigraha). These guide us to say a big “No” to our lower self and the deviant tendencies such as violence etc. When we apply these to our life, we can definitely have better personal and social relationships as social beings. The Pancha Niyamas guide us with “DO’S” — do be pure (Śauca), do be contented (Saṃtoṣa), do be disciplined (Tapa), do self-reflection (Svādhyāya) and do be grateful to the divine for all blessings (Isvara Praṇidhāna). They help us to say a big “YES” to our higher self and the higher impulses. Definitely a person with such qualities is a God-send to humanity.

Even when we are unable to live all of these Yogic concepts completely, the very attempt by us to do so will bear fruit and make each one of us a better person. This will enable us to be of value to those around us and a valuable person to live within our family and society. These are values which need to be introduced to the youth in order to make them aware and conscious of these wonderful concepts of daily living which are qualities to be imbibed with joy and not learnt with fear or compulsion. The parents and teachers can by example show their children the importance of these qualities and when the children see the good examples of their parents living these principles, they will surely follow suit sooner than later. When this manifests, India will surely become a Vishwa Guru as each and every one on this planet begins to adopt these life transformative teachings.

May we all prove to be worthy and loving children of our Divine Mother Yoga!

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