
Nel nono giorno di luna crescente del mese di Caitra चैत्र (Marzo – Aprile, primo mese lunare dell’anno secondo il calendario Hindū), ultimo giorno di una novena preparatoria (navaratri) si celebra solennemente la nascita di Sri Rāma nella festa chiamata Rāma Navami; in tale occasione si eseguono letture private e pubbliche del Ramayana di Valmiki; i fedeli accorrono ai templi dedicati a questo avatara di Viṣṇu organizzando processioni con le rappresentazioni di Rāma, Sītā[1], Lakṣmī[2] e Hanumān [3]. Questa festa è celebrata con particolare solennità nella città natale di Rāma, Ayodhya, bagnata dal fiume Sarayu, nel quale sono simbolicamente presenti le acque di tutti i fiumi sacri dell’India.
Rāmanavami di Sri Svami Sivananda
Il Rāmanavami o la nascita del Signore Rama si presenta nel nono giorno della quindicina luminosa del mese che corrisponde a marzo/aprile. I templi vengono decorati e la immagine del Signore Rama riccamente adornata. Nei templi si recita il santo Rāmāyaṇa. Ad Ayodhya, luogo di nascita del Signore Rama, in questo giorno si tiene una grande fiera. Le celebrazioni del Rāmanavami sono un periodo opportuno per saturare noi stessi con lo spirito del Signore Rama. Egli era virtuoso, valente e coraggioso, tuttavia gentile e modesto. Egli era un saggio nel consigliare, molto cortese e bello in apparenza; era un grande guerriero.
La gloriosa incarnazione dell’Essere Supremo nella forma del Signore Rama è venuta per mettere in mostra il sentiero della rettitudine. Egli condusse la vita ideale di un padre di famiglia per insegnare i principi della rettitudine all’umanità. Egli era la vera immagine dell’amore. Egli era un figlio ideale, un fratello ideale, un marito ideale, un ideale amico e re. Egli conduceva la sua gente così bene che venne ad essere chiamato come colui che insegna le regole della rettitudine, che concede felicità e prosperità a tutti.
La coltivazione della rettitudine è il processo di sviluppo della latente divinità nell’uomo. Uno deve essere imbevuto con la definita convinzione della supremazia dei principi morali, dei valori etici e degli ideali spirituali. Questi pensieri devono guidare la nostra vita giornaliera, le nostre azioni e servire come potente mezzo per la cultura della personalità umana. Questo è lo scopo della vita. Questa è la via per la realizzazione del Sé. Questo è il messaggio e la missione della vita del Signore Rama sulla terra.
Il nome del Signore Rama è il più grande purificatore del cuore. Il Signore Shiva dice alla sua consorte Parvati: “Questo Ram Nam è uguale a mille volte il nome del Signore, o alla ripetizione del suo mantra un migliaio di volte”. Esso brucia ignoranza, passione e peccati. E’ il paradiso della pace. Estingue il fuoco consumante dei desideri mondani; risveglia la conoscenza di Dio. Gloria al Signore Rama ed al Suo Nome!
Oh devoti, recitate il Suo Nome, cantate la Sua gloria e servite i Suoi piedi di loto. Lo considero un tonico contro il pettegolezzo. Quando scoprite che state sciupando il vostro tempo in pettegolezzi, ripetete il Suo Nome parecchie volte. Voi potete riappacificarvi per il tempo perduto e la mente lentamente sarà distolta da questa abitudine al pettegolezzo.
Il Signore Rama è come l’albero che esaudisce tutti i desideri. Egli vi concederà qualsiasi cosa volete! Nell’auspiciosa giornata del Rāmanavami prendete una ferma risoluzione che voi ripeterete Ram Nam con ogni vostro respiro e che vi sforzerete di condurre una vita retta.
In questo giorno auspicioso del Rāmanavami, questo è il messaggio che vi invio, questo è il dono che vi faccio, questa è la promessa che vi chiedo – fate che questo principio di Verità e Purezza sia il motto della vostra vita. Fate che questo principio animi ogni momento della vostra esistenza, motivi ogni vostra azione, dimori nel vostro cuore, riempia la vostra mente e pervada la vostra parola. Fate che Verità e Purezza illuminino la vostra carriera, guidino la vostra condotta e formino il vostro carattere. Fate che queste due forze spazzino via per sempre tutto quello che è negativo e non auspicioso dalla vostra vita, allontanino la scura notte dell’angoscia e della sofferenza e davanti al loro divino splendore svaniscano le ombre del vizio e della malvagità.
Hari OM Tat Sat !

[1]Sītā सीता: moglie di Rāma (figlia di Daśaratha, incarnazione di Vāsudeva; cfr Bhāgavata Purāṇa 9.10.4)
[2]Lakṣmī लक्ष्मी Il suo culto è prescritto in molte feste, tra le quali quella del giorno di nascita di Rāma
[3]Hanumān हनुमान् uno degli eroi del Rāmāyana, incarnazione della saggezza (jñāna) e della devozione al Supremo (bhakti), del coraggio e della fortezza. Conosceva il potere dello yoga di Viṣṇu.